domenica 20 settembre 2009

La bellezza dei dipinti di Klimt


"Che l’immagine del mondo sia provvisoria è una certezza per l’austriaco, in tutte le sue sensazioni: e questa mirabile profondità di pensiero della nostra ben nota frivolezza, nessuno, dall’età barocca, l’ha mai spiegata ai nostri occhi con tanto splendore e con tanta eleganza come Klimt. [...] Klimt dipinge una donna come fosse un gioiello; essa scintilla, ma l’anello della sua mano sembra respirare, e il suo cappello vive più di lei, la sua bocca fiorisce, ma non si pensa che essa possa anche parlare; e la veste sembra sussurrare. O se dipinge un girasole, da esso sembrano ammiccare gli occhi benigni di un uomo maturo. Di nuovo egli dipinge però un albero che pare sbalzato in oro, e quando rabbrividiamo di fronte ai volti apocalittici dei suoi grandi quadri, può anche darsi che in essi egli abbia semplicemente voluto giocare con i colori."

Hermann Bahr, 1903

venerdì 18 settembre 2009

Gustav Klimt



Gustav Klimt nasce a Baumgarther nel 1862. Da subito portato per la pittura della decorazione di teatri quali: Vienna, Fiume, Reichenberg.
Dal 1987 Klimt divenne uno dei più impegnati esponenti della Secessione; egli pubblicò infatti il primo numero dell'importante rivista dell'epoca: il Ver Sacrum. Continuò a lavorare nel campo della pittura e della decorazione fino alla sua morte, nel 1918.

domenica 13 settembre 2009

Otto Wagner, Majolika Haus


Otto Koloman Wagner nasce a Penzig, sobborgo di Vienna, nel 1841 da famiglia agiata. Frequenta nell'adolescenza il ginnasio artistico per poi proseguire gli studi alla facoltosa Königliche Bauakademi, dove frequenta i corsi di architettura, lezione tenute dai più grandi architetti dell'epoca. In seguito diventa docente della classe speciale di architettura presso l'accademia della belle arti di Vienna. I suoi insegnamenti contribuirono fortemente allo svilupparsi dell'Art Nouveau anche nell'architettura, grazie ai suoi fedeli studenti.
Una delle sue più famose opere architettoniche è la Majolika Haus (1899). Il suo nome deriva dalle piastrelle con cui è stata rivestita la casa: sono state disegnate direttamente da Otto Wagner affinchè, una volta unite, continuassero a dare l'idea di armonia e continuità. Il disegno è floreale e aderente a quelli che sono i principi dell'Art Nouveau.





venerdì 11 settembre 2009

L'architettura di J. M. Olbrich


Uno dei maggiori esponenti dell'architettura nell'Art Nouvea fu Joseph Maria Olbrich, architetto austriaco fondatore di ciò che venne chiamata Secessione viennese (rivoluzione equivalente all'Art Nouveau). Egli infatti progettò uno dei più grandi edifici della Secessione,luogo di ritrovo per gli artisti, chiamato per l'appunto: il Padiglione della Secessione (1897-98) per far si che l'arte austriaca si sviluppasse di pari passo con quella europea.
La sua forma richiama in tutto e per tutto l'Art Nouveau e il suo richiamo alla natura. Un grande esempio è la cupola arborescente che sovrasta l'edificio e le decorazioni floreali sopra l'ingresso. Nel complesso quindi coesistono rigidità nella forma, per rendere monumentale l'edificio, ma allo stesso tempo una certa armonia e addolcimento reso attraverso le foglie e la cupola.