domenica 30 agosto 2009

Walter Crane e le illustrazioni

Uno dei più grandi illustratori dell'800 fu Walter Crane.
Egli illustrò libri per l'infanzia quali: Il principe ranocchio, La Bella e la Bestia, La bella addormentata nel bosco, Cappuccetto Rosso, Il gatto con gli stivali, Barbablù, Jack e la pianta di fagioli, tutte rigorosamente in stile Art Nouveau.
Queste riportate sono le illustrazione della famosissima storia di Cappuccetto Rosso. Cappuccetto Rosso incontra il lupo



Il lupo si finge Cappuccetto ed entra in casa della nonna


Il lupo si traveste da nonna

venerdì 28 agosto 2009

Giovanni Mario Mataloni



Giovanni Mario Mataloni è uno dei pochi italiani che prese parte attivamente di quella che fu la rivoluzione dell'arte nell'Art Nouveau. Sebbene le informazione sulla sua vita siano scarse, i suoi lavori rimango nello scenario dell'arte in quanto fu uno dei padri della cartellonistica italiana dell'epoca. Tra le sue opere va ricordato il manifesto della prima esposizione d'arte a Torino.



mercoledì 26 agosto 2009

"Jane Avril danzante" di Heri de Toulouse-Lautrec



L'opera ritrae Jane Avril, una delle più celebri ballerine parigine, nonché amante di Toulouse-Lautrec, intenta a ballare il cancan.
La scatenata danza affascinava Toulouse-Lautrec che tentò di seguirla tracciando i gesti del corpo della ballerina, l'occasione gli dava l'opportunità di vivacizzare ulteriormente il suo dinamico stile, che già si era indirizzato verso una sintesi radicale.
Infatti, basta osservare il dipinto e ci si rende conto che per l'artista non era importante completare la composizione, bensì impostare le linee essenziali che definiscono l'ambiente in cui danza la ballerina, di questa, a sua volta, è messo in risalto il volto, così malinconico e triste, tracciando sommariamente il resto del corpo.
Eppure sono le energiche braccia e le gambe sgambettanti che agitano la gonna e la sottogonna.
Sullo sfondo, in un palco appena accennato, è la caricatura di una coppia.
Osservando Jane Avril che danza tornano alla mente le spontanee ballerine di Degas, sorprese a provare dei passi di danza: quanto armoniche ed eleganti erano quelle, tanto più agitate e volgari sono queste. Ma a differenza di Degas, per Toulouse-Lautrec era importante cogliere quella particolare atmosfera che si respirava nei tabarin di Parigi.

mercoledì 19 agosto 2009

Alphonse Mucha


Alphonse Mucha nasce nel 1866 a Ivancice, in Moravia (oggi Repubblica Ceca).
Mucha proviene da una famiglia numerosa della piccola borghesia. Il bambino disegna molto e ben presto prende l’abitudine di fare la caricatura dei suoi compagni. Buon calligrafo e disegnatore, viene assunto come cancelliere nel tribunale dove il padre è ufficiale giudiziario.
A 19 anni torna a Vienna dove viene assunto dalla casa Kautsky-Brioché-Burghardt, specializzata in decori teatrali,ma continua a dipingere paesaggi, ritratti e realizza delle iscrizioni di pietre tombali. Il conte Kluen, il signore del luogo, lo incarica di effettuare delle pitture murali nel suo castello e questo lavoro, che riscontra successo, lo fa accogliere dalla nobiltà locale.
Mucha s'interessa alla fotografia e realizza delle illustrazioni per la stampa.
Nel 1894, un concorso di circostanze lo porta a realizzare la sua prima affiche per una pièce di Sarah Bernhardt ; « Gismonda », la sua affiche sarà un vero successo - presso il pubblico come presso l’attrice - e Mucha collaborerà con Sarah Bernhardt per 6 anni con un contratto esclusivo per il teatro.

L’attrice ha una fama internazionale ; i produttori di profumi, di champagne o di biciclette fanno allora la coda davanti alla porta di Mucha. Le sue opere sono ormai su tutti i muri e quotidianamente si incrociano le sue creazioni (sigarette Job, biscotti Lu, champagne Ruinart, etc.) e ciò lo porterà a partecipare all’Esposizione Universale del 1900.
Nel 1908, realizza la sua ultima grande opera Art Nouveau : la decorazione del teatro German. Nel 1910, Mucha decide di consacrare il resto della sua vita a dipingere venti quadri di grandi dimensioni che rappresentano un’epopea simbolica del popolo slavo fin dall’Antichità. Tutta la sua energia è per l’Epopea slava.
Nel 1939, a 79 anni, Mucha muore nella città di Praga.

sabato 15 agosto 2009

Henri de Toulouse-Lautrec (opere)

Il famosissimo pittore e le sue opere, raccolte in questo bellissimo video.
http://www.youtube.com/watch?v=lYKeFakAy1I

venerdì 14 agosto 2009

Eugène Grasset


Eugène Grasset, è uno dei molti esponenti dell'Art Nouveau. Egli nasce a Losanna nel 1841. Laggiù compie gli studi in Architettura e a ventott’anni parte per l’Egitto. Dopo un paio d'anni torna in Europa dove conosce l’architetto Viollet-le-Duccon con il quale stringe rapporti, oltre che d’amicizia, di lavoro. Eugene Grasset non si interessa soltanto di architettura ma anche di pittura e soprattutto di pittura decorativa, interessandosi anche a quelle forme espressive proprie dell’Art Nouveau. Morirà nella sua Losanna nel 1917.
Come molti rappresentanti dell'Art Nouvea, Grasset ha una predisposizione nel raffigurare elementi naturali, come "Ciclamini", disegno riportato sopra.


mercoledì 12 agosto 2009

Loïe Fuller


Loïe Fuller (1862-1928) è una ballerina statunitense, artefice di una nuova idea di ballo, molto diverso da quello classico e rigido.

Con la sua nuova danza la ballerina si sentiva fluida e libera, grazie ai movimenti repentini e all’arte dell’improvvisazione.

La domanda credo sorga spontanea…Cosa c’entra questa talentuosa ballerina con l’Art Nouveau? La risposta è molto semplice; Loie venne scritturata dal 1982 alle Folies-Bergère e riscosse enorme successo,grazie a questo fu immediatamente ricercata e ritratta dagli artisti dell'epoca, tra i quali Henri de Toulouse-Lautrec e Will Bradley (importanti autori dell'Art Nouveau).


lunedì 3 agosto 2009

Will Bradley



Altro importante illustratore dell’Art Nouveau è Will Bradley (1868-1962). Egli riceve un importante incarico: la realizzazione delle copertine “The Inland Printer” e “The Chap Book”. Questi sono alcuni dei suoi disegni più celebri dove si possono vedere i tratti caratteristici dell’Art Nouveau. Un elemento di cui non ho ancora parlato, ma molto presente, è l’utilizzo del pattern (ripetizione geometrica regolare di un motivo grafico).